M1C3 una Missione Possibile per il Turismo del Nostro Bel Paese

PNRR, croce e delizia per il futuro dell’Italia, è un programma di oltre 270 pagine che rivoluziona il mondo della Finanza Agevolata e che consente di accedere alle risorse economiche previste dal Next Generation EU, ovvero un fondo che intende sostenere il rilancio economico degli Stati della Comunità Europea a seguito della pandemia da Covid-19.

Gli obiettivi sono lungimiranti e tanti sono i settori presi in considerazione per promuovere una forte e sana ripresa dell’economia europea all’insegna della transizione ecologica, della digitalizzazione, della competitività, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere.

La M1C3, ovvero Missione 1 Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0” del PNRR, con ben 6,68 mld di euro stanziati, ha l’obiettivo di rilanciare due dei settori economici che all’interno del sistema produttivo giocano un ruolo particolare, sia in quanto espressione dell’immagine del Paese, che per il peso che hanno nell’economia nazionale.

In linea con gli obiettivi del PNRR italiano, lo Stato ha approvato i primi contributi europei per il turismo, ovvero un pacchetto di misure agevolative volte a sostenere il miglioramento delle infrastrutture ricettive, la nascita e il consolidamento delle PMI del turismo, gli interventi di riqualificazione energetica, la sostenibilità ambientale e l’innovazione digitale.

Nel concreto, le imprese iscritte al registro degli Operatori Turistici, potranno concretamente avvalersi di:

#1. Contributi e credito d’imposta Tax Credit: famoso “Superbonus Turismo”, con un credito di imposta fino all’80% delle spese ammissibili e un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di € 40.000 (Cfr. elenco delle spese ammissibili, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, dell’Avviso pubblico del 23 dicembre 2021 su sito del Ministero del Turismo). Il 28 febbraio 2022, Invitalia ha aperto il bando IFIT a ciò dedicato: in una mattinata i fondi previsti per il 2022 sono esauriti, ma le imprese possono avviare e mettere a terra i progetti per partecipare al bando nel 2023, 2024 e 2025.

#2. Credito d’imposta al 65%: il Decreto Sostegni bis (D.L. n. 73/2021) ha esteso al 2022 il periodo di vigenza del credito d’imposta al 65% per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive turistico-alberghiere, per tutte quelle spese sostenute prima dell’entrata in vigore del Superbonus turismo, ovvero prima del 7 novembre 2021.

#3. Fondo rotativo imprese (FRI) per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo: si prevede l’erogazione di un finanziamento agevolato a tasso fisso 0,05% annuo ed una durata massima di 15 anni, da banche convenzionate e un contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 35% delle spese ammissibili effettuate per interventi di qualificazione energetica (che devono essere almeno pari al 50% delle spese totali), sostenibilità ambientale e innovazione digitale, di importo non inferiore a 500.000 euro e non superiore a 10 milioni di euro.

Non ci resta che attendere i decreti attuativi di prossima emanazione per poter scegliere la strada migliore per ciascun operatore turistico, in base alle proprie necessità ed investimenti, con l’obiettivo di dare nuovamente splendore ed importanza ad una risorsa, quella del Turismo, che ci invidia tutto il Mondo, fatta di borghi, città, mari, montagne, ma soprattutto fatta da persone e dal loro impegno e sorriso. Sempre.

Autore: Ilaria Plebani

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