PNRR – Sabatini e Credito d’Imposta

LE RISORSE DEL PNRR COME INFLUENZERANNO L’ACCESSO ALLA SABATINI ED AL CREDITO D’IMPOSTA?

 

Si sta avvicinando la fine dell’anno e con esso il termine ultimo per garantirsi le agevolazioni previste per l’anno 2021 della misura “Nuova Sabatini” a cui è possibile aggiungere il beneficio derivante anche dal credito d’imposta.

 

Per quanto concerne la Sabatini, attualmente, è previsto un contributo a fondo perduto pari a:

  • 10,01% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)
  • 7,73% per gli investimenti in beni ordinari

A fronte della stipula di un finanziamento bancario o leasing di massimo 5 anni per l’acquisto di beni strumentali.

 

Inoltre, è previsto un credito d’imposta pari al:

  • 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro per i beni 4.0
  • 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro per i beni ordinari.

 

Dal 2022 tali percentuali saranno ridotte al 40% per i beni strumentali 4.0 e al 6% per quelli ordinari.

 

Per l’anno in corso, qualora si voglia usufruire delle maggiori percentuali di agevolazione previste per il 2021 rispetto al 2022 è necessario procedere al pagamento di un acconto almeno del 20% a favore del venditore ed il bene dovrà essere consegnato, installato ed interconnesso entro il 30/06/2022.

 

Dall’anno prossimo, oltre ad esserci un evidente minor beneficio per le aziende che hanno in programma degli investimenti, potrebbero esserci ulteriori sorprese.

 

Infatti, le ingenti risorse finanziarie messe sul tavolo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono state utilizzate anche per finanziare il credito imposta per investimenti in beni strumentali 4.0, oltre che in beni immateriali 4.0, ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e formazione nel settore delle tecnologie 4.0.

 

Il problema si determina con la possibilità che tali agevolazioni si sommino con altre regionali, il credito d’imposta per il sud e la Sabatini, dal momento che la circolare 21/2021 del 14/10/2021 indica chiaramente il divieto di cumulo con altri bonus pubblici finanziati dal PNRR: “obbligo di assenza del cd doppio finanziamento, ossia che non ci sia una duplicazione del finanziamento degli stessi costi da parte del dispositivo e di altri programmi dell’Unione, nonché delle risorse ordinarie del Bilancio statale”

 

Bisogna però tener ben presente che tale divieto è stato introdotto mediate l’allegato ad una circolare che, come chiaramente stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza 5137/2014, non costituiscono fonti del diritto, pertanto, non vincolano i contribuenti.

 

Oltretutto, è un divieto più restrittivo rispetto a quanto previsto dall’art. 9 del regolamento UE 2021/241 che si limitava a vietare il cumulo con atri aiuti del PNRR: “il sostegno nell’ambito del dispositivo si aggiunge al sostegno fornito nell’ambito di altri programmi e strumenti dell’Unione a condizione che tale sostegno con copra lo stesso costo”.

 

Da più fonti ci si interroga al riguardo: uno Stato membro può legiferare in maniera più restrittiva, creando inevitabilmente disparità e ledendo il principio della pari opportunità?

 

Tutto ciò crea uno scenario altamente instabile per il futuro ma anche per le agevolazioni già in essere, creando anche un importante cambiamento rispetto al passato: per le agevolazioni non è più solo previsto una distinzione tra aiuti di Stato (in deroga – De minimis e Temporary Framework) ed aiuti che riguardano la generalità delle imprese, ma bisogna tenere ben presente se i contributi che ricevono per gli investimenti attingono dalle risorse del PNRR o meno. Perché se così fosse, non sarà più possibile cumularli fra loro.

 

Un’altra novità che potrebbe essere introdotta è quella relativa all’erogazione del contributo.

Come previsto dall’articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, dalle domande presentate dal 01/01/2021, attualmente il contributo Sabatini è erogato in un’unica soluzione. Per chi, invece, avesse presentato precedentemente richiesta e ha già ricevuto la prima quota di contributo, il MiSE ha la possibilità di erogare la parte restante in un’unica soluzione.

 

La legge di bilancio approdata in Parlamento per l’approvazione, però, sta già introducendo importanti modifiche al riguardo, dando la possibilità alle imprese di ottenere gli aiuti in un’unica soluzione solo qualora i finanziamenti abbiano un importo massimo di 200mila di euro, mentre per gli altri l’erogazione avverrà in diverse tranche e “nei limiti delle risorse disponibili”.

 

Infine, bisogna tenere ben presente quanto chiarito dal MiSE in un parere recentemente emanato rispetto ai limiti di importo previsti per poter usufruire della misura Sabatini:

  • 20mila euro rimangono come importo minimo dell’investimento
  • 4MLN di euro, invece, corrispondono alla somma di tutti gli investimenti ammessi dal ministero a favore di una singola PMI a decorrere dall’entrata in vigore del decreto legge 69/2013 e non sul singolo intervento oggetto di sostegno.

Tenuto conto che la misura è tornata molto in auge soprattutto in virtù dei forti investimenti nello sviluppo delle imprese 4.0, viene auspicato da più parti un intervento del legislatore che porti all’aumento di tale importo, così da non rappresentare un grosso freno ai nuovi investimenti.

 

Diventa essenziale in questo momento avere al proprio fianco dei professionisti sempre informati sulle normative e sulle ultime novità, che possano consigliarvi al meglio sulla programmazione degli investimenti per la vostra azienda.

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Autore: Laura Maccapanni – Consulente Aziendale Senior

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